2019-07-Gensec-Pubblicazione-Luglio-Capo-Leader

Gestione del personale: come un buon leader valorizza i propri dipendenti

Abbiamo parlato in un articolo del blog della stretta correlazione tra la qualità dell’erogazione di servizi di un’azienda ed il benessere dei dipendenti.

Proprio per questo, sempre più spesso vengono trattati argomenti relativi al welfare aziendale e al giusto bilanciamento tra lavoro e vita privata del singolo individuo.

Ogni collaboratore all’interno di un team ha un compito specifico e può essere ritenuto una colonna portante del contesto lavorativo. Il suo incoraggiamento e la rimozione dei malumori possono essere considerati dei veri e propri traguardi a cui ogni ambiente dovrebbe ambire.

Il primo passo in questo caso può essere svolto dal capo, il cui obiettivo principale non deve essere unicamente quello di rispettare i termini delle consegne, ma comprendere le esigenze interne del suo staff e cercare -ove possibile – di rispettarle.

Quando le linee guida non bastano per la gestione di un team

Sono molte le persone le quali ritengono che per far funzionare un organigramma aziendale, rispettare le consegne e mantenere un clima ordinato sia sufficiente impartire in modo molto rigido alcune direttive.

Facciamo una prima distinzione però: sicuramente in ogni ambiente di lavoro sono necessarie delle linee guida, al fine che i membri di un team si rispettino e vengano considerati tutti allo stesso modo.

Al tempo stesso è necessaria la condivisione di alcuni valori e principi, che non si possono trasmettere mediante disposizioni comuni, tra cui la fiducia, la buona comunicazione e la lealtà.

Abbiamo citato tre sostantivi che molto spesso sono ritenuti risultati ambiziosi raggiungibili grazie al supporto di un buon leader e sono la chiave che consente ad un gruppo di essere forte e coeso.

Sì, non abbiamo parlato di capo e vuoi sapere perché? Perché un leader è una persona capace, sapiente e disponibile, specialmente nel trasmettere quanto conosce ai suoi sottoposti.

Che cos’ha di differente rispetto ad un capo? Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.

Come un leader sa distinguersi da un capo

Tra leader e capo non si ha una differenza solo a livello di nome, ma anche nella quotidianità.

Come abbiamo anticipato, il primo è capace sia di dirigere in modo eccellente una squadra, suddividendo in modo equo le attività e stimolando la collaborazione.

Qualora si dovessero verificare dei problemi, è disponibile a mettersi in gioco e al pari dei suoi cooperatori, imparando a vedere il lavoro anche da un altro punto di vista.

Sembra un fattore che si può sottovalutare, in realtà non è così perché dare le giuste indicazioni ed istruzioni permette di rispettare le consegne dei progetti sia in termini di data che di produzione qualitativa.

Questa è la peculiarità essenziale dell’essere un leader. Vediamo ora alcuni comportamenti che lo differenziano da un capo, in seguito a questa premessa:

  • Dona entusiasmo nella gestione di un progetto, semplice o complesso che sia, è fondamentale per la sua concretizzazione. Un leader è una base solida per una strategia di team building, sa creare senso di collaborazione per una spinta propulsiva e consente alle persone di mostrare al meglio le proprie capacità. È inutile infatti creare un clima di tensione, sperando che così facendo le risorse siano maggiormente propense e spronante nella produzione: è molto più probabile che si verifichi l’esatto contrario.
  • Abbiamo anticipato che creare uno spirito di squadra è fondamentale. Un capo però è una persona che riconosce l’importanza dello staff in maniera limitata. Questo emerge quando parla al singolare invece che al plurale, incentrandosi prima di tutto sulla realizzazione di sé stesso che del progetto. Far sentire i collaboratori parte del piano di lavoro, consente indirettamente di valorizzarli ed è la strada giusta per ottenere risultati vincenti.
  • Un capo esclama “fallo” impartendo un ordine, un leader dice “facciamolo” lanciando spunti affinché il suo staff lo segua con grinta nella realizzazione del progetto.

 

Il leader permette la costruzione di un team

Per gestire un gruppo di lavoro al meglio bisogna innanzitutto spiegare la propria visione imprenditoriale ai collaboratori.

Descrivere la strategia da seguire, trasmettere la cultura dell’impresa in modo che si diffonda e prosperi, spiegare i progetti futuri, stabilire degli obiettivi e le tempistiche entro cui raggiungerli, presentare con chiarezza clienti e partner e usare “noi” invece di “io” per stimolare lo spirito di squadra: queste sono tutte azioni che permettono di massimizzare la resa delle singole risorse.

Una buona leadership è consapevole del fatto che definire con chiarezza i ruoli è di fondamentale importanza, perché se i lavoratori non sanno cosa fare causano disagi e rallentamenti all’impresa. Se ogni dipendente conosce a fondo i compiti da svolgere, si evita qualsiasi disguido e si massimizza la produttività.

Per gestire un gruppo di lavoro nel modo più appropriato è anche necessario coinvolgere i vari componenti del team non solo nelle questioni puramente pratiche.

Tutte le figure che partecipano a un progetto devono essere relazionate a clienti e fornitori, così da farle sentire meglio inserite nel contesto. Oltre a questo, si consiglia poi di condividere con lo staff idee e progetti, ma anche di chiedergli suggerimenti per farlo sentire importante e apprezzato.

Che cosa possiamo fare noi di Gensec per te? Aiutarti ad inserire le risorse nel tuo team di lavoro, monitorando il loro inserimento e contribuendo alla costruzione di un clima propositivo!

 

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