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Turnover del personale: perché il cambiamento dei dipendenti penalizza l’azienda

Per garantire efficienza e produttività, all’interno di un’azienda non bisogna trascurare il valore dei dipendenti. Come in ogni contesto, anche in ufficio ogni persona ha il diritto di essere trattata con rispetto, senza alcuna distinzione di genere e grado.
Il team di lavoratori costituisce un vero e proprio meccanismo consolidato di ingranaggi: porre l’attenzione sulle assunzioni e sul mantenimento del benessere aziendale è essenziale.

Perdere un collaboratore significherebbe infatti rinunciare ad un contributo per il raggiungimento di un obiettivo finale: la soddisfazione del cliente.

È quindi molto importante che il dipendente, in assenza di questioni rilevanti (trasferimento, proseguimento degli studi, maternità) sia consapevole del progetto di crescita a cui sta per aderire, all’interno del contesto lavorativo.

IL TURNOVER DEL PERSONALE

Analizzando gli ambienti di lavoro molto spesso ci si domanda: che cosa si intende con turnover del personale?
Parliamo del tasso con cui si misura il cambiamento del personale all’interno di un’azienda, considerando sia i collaboratori in entrata che in uscita. Ci sono diverse tipologie di turnover:

  • Fisiologico: Il flusso di dipendenti, conosciuto con anticipo dall’azienda e spesso legato a cause naturali. Non influisce sulla produttività e sul mantenimento della stabilità interna. Un classico esempio è il pensionamento.
  • Patologico: L’abbandono della sede di lavoro da parte di uno o più collaboratori, dovuto ad una gestione errata delle risorse interne

Le cause per cui quest’ultimo può crescere sono molteplici tra cui:

  • Presenza di conflittualità all’interno dello staff
  •  Retribuzione insufficiente per le mansioni svolte
  • Scoraggiamento morale del dipendente
  • Sovraccarico di lavoro
  • Stress causato da una scarsa motivazione
  • Scarsa sicurezza
  • Lavoro monotono e senza autonomia

L’ECCESSIVO TURNOVER DANNEGGIA LE AZIENDE

Limitando il turnover in azienda, oltre ad evitare una notevole perdita economica e conseguenze sulla produttività, non si ha il rischio di perdere talenti. È necessario ricordare che ogni licenziamento effettuato da un dipendente ha un costo:

  • Diretto: insieme delle spese che l’azienda deve sostenere per l’entrata di nuove persone (ricerca, selezione, inserimento e formazione)
  • Indiretto: legato alla riduzione di produzione, strettamente interconnessa alla perdita di un dipendente. Le principali conseguenze sono l’incremento dello stress, dei carichi di lavoro per i collaboratori e la possibile insoddisfazione dei clienti.
    Il ricambio dello staff in alcuni casi è inevitabile e può risultare positivo per consentire la diffusione di nuove idee e stimoli. A volte però capita che siano le migliori menti ad abbandonare il luogo di lavoro, perché risultano maggiormente propositive e consapevoli delle proprie capacità. Privarsi di un dipendente, in questo caso, è estremamente dannoso, specialmente se innesca un meccanismo a catena, facendo emergere insoddisfazioni represse.

COME EVITARE IL CAMBIAMENTO CONTINUO DEL PERSONALE

Perché i collaboratori decidono di abbandonare la propria occupazione?
Si tratta di una domanda alla quale si può rispondere in molteplici modi.
Spesso però si verificano degli errori comuni, specialmente all’interno delle grandi aziende, che compromettono la formazione di un gruppo di lavoro solido e duraturo nel tempo.

È possibile evitare che questo accada grazie a diversi provvedimenti. Ecco qualche consiglio:

  •  Assumi di persone qualificate ed esperte nello svolgimento della loro mansione
  • Non considerarle macchine da produzione, il riconoscimento è appagante
  • Offri loro stipendi che possano ricompensare lo sforzo fisico e mentale

 

L’attuazione di queste misure permette di porre maggiore attenzione sul clima aziendale, grazie alla promozione di un modello comunicativo efficace. Il risultato raggiunto è l’aumento della forza di attrazione del marchio accompagnato dal benessere interno.

Specialmente negli ultimi anni, in seguito alla crisi economica, è cresciuto notevolmente il numero delle aziende italiane che hanno registrato un turnover del personale elevato. Ecco perché i nostri clienti apprezzano il bassissimo tasso di turnover che ci contraddistingue! Un rapporto costante, umano e consolidato con il nostro personale ci consente infatti di proporre ai nostri clienti dipendenti affidabili, per collaborazioni durature nel tempo.

Se sei alla ricerca di personale puntuale, preciso ed organizzato, sempre pronto a rispettare le esigenze del cliente e con il quale poter instaurare un rapporto duraturo non esitare:

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